Nell’oscurità della notte tiepida
Una bocca umida e pelosa si striscia sulle mie dita
Non è un risveglio brusco, è affetto umido che bussa timido
I lati lunghi del suo muso si strofinano contro la mia mano addormentata
I lembi molli delle sue labbra si sollevano così che i denti affilatissimi passino sulle dita
È il suo modo per svegliarmi e dirmi che vuole che gratti la sua testa e il suo collo morbidi
È il suo modo per dirmi che mi vuol bene e che insieme dormiamo
In un rito ancestrale, accucciati nello stesso giaciglio a protezione delle tenebre
Sotto lo stesso cielo stellato e freddo che sovrastava uomini e cani molto più antichi
Non ci sono parole necessarie tra noi e non c’è momento:
Il tempo non ci appartiene
Noi siamo sempre sotto il cielo con un cane amico.
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