Bopoli è un’isola molto particolare: è equidistante da ogni dove. Da qualunque parte si voglia raggiungerla la distanza e la durata del viaggio sono identici. Non avendo né porto né aeroporto, l’arrivo sulla stessa avviene tramite paracadute, mentre per lasciare l’isola è necessario allontanarsi a nuoto per essere raccolti da un servizio di diving. Essendo un’isola, Bopoli è circondata dal mare: al nord il Marcaldo, al sud il Marfreddo. Tale caratteristica porta alla formazione del Martiepido a ovest e del Marinsipido a est. La pianta quadrata dell’isola è inscritta in un atollo dal raggio di 3,14 km. La superfice calpestabile è circa 20 km quadrati ma anche l’atollo è calpestabile su tutta la circonferenza di circa 20 km, accessibile dai vertici dell’isola. L’altitudine minima è sotto il livello del mare: quando si è nel punto più basso sito al centro esatto dell’isola, si è a circa 3.14 metri sotto il livello del mare. Scorre un unico fiume, il Bel Nilo Amaranto, che ha sorgente sottomarina sul versante est: non sfocia nel mare, bensì in un ramo del lago di Centro. L’acqua di questo fiume è sulfurea e potabile, quindi utilizzata anche per uso domestico. Il clima è mite, con una temperatura media annua di 22°C, anche se nel periodo autunnale sono frequenti nevicate che imbiancano i rami. La vegetazione è composta di un’unica specie di albero, il Baobab. Gli alberi sono utilizzati anche come alloggi per i visitatori. L’ isola è abitata dal custode-sindaco (ormai da sette generazioni) e dalla sua famiglia composta da moglie due figli quattro nipoti e otto pronipoti. Sono ammessi in media circa 38 visitatori l’anno, questi sono alloggiati sugli alberi e si nutrono esclusivamente di pesce, alghe e conchiglie. Il motto dell’isola è “Verum est in casu” inciso in una conchiglia.
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Ci vuole un’isola bella grande per ospitare tanti baobab;
il piccolo principe impazzirebbe!