Distillo frammenti di pensieri
creando il fluido che avvolge
il mio tremore nel buio
Arricchisco le mie emozioni
della luce illusoria delle stelle
Nel firmamento perdo le tracce
di paure passate
Gioco di luci e ombre
nell’alba che ferisce la notte
Distillo il sorgere del sole
per creare la bevanda
che disseterà la siccità di parole arenate,
mai raccolte,
come pietre in un bosco di sospiri
Distillo il mio silenzio
carico di echi
creo la sinfonia di attimi rubati
che stavo cercando.
- La frontiera di Alessandro Leogrande - 25 Agosto, 2019
- Sala d’attesa - 9 Aprile, 2018
- a-lambicco - 25 Settembre, 2017
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Grazie, molto bella, sembra di entrare nel tuo laboratorio di ispirazioni ed elaborazioni poetiche, una specie di officina dove le emozioni pure diventano parole…
Ogni vera poesia, come questa, se condivisa, è un’atto di generosità e apertura al mondo.
Penso che ogni volta pubblicando ognuno perda un po’ della propria segreta, intima originalità e unicità, ma, è anche vero che il poeta non ne può fare a meno.
Grazie per il tuo apprezzamento. Sono d’accordo con te: ogni atto di espressione creativa è allo stesso tempo un dono agli altri e un irrefrenabile istinto comunicativo da parte dello scrittore, ma è anche la perdita dell’ “esclusività”, del nucleo originale della creazione.
Questo distacco, seppur doloroso, dello scrittore dalla sua creatura porta però anche ad un confronto con l’esterno ed un arricchimento di significati, sfaccettature, ramificazioni di idee. Anche questo è il bello della condivisione del pensiero e delle emozioni tramite la scrittura: le connessioni che si creano e le loro infinite possibilità.
Sai non mi piace la poesia, eppure qualche volta ne ho scritto, ma la tua creazione è stupenda. Leggendola mi è sembrato di sentire perfino il gusto e il profumo di ciò che descrivevi. Massimo punteggio per avermi solleticato i sensi.
Grazie davvero, Rita!